TUTELA DEL FRATINO

(CHARADRIUS ALEXANDRIUS)

Specie particolarmente protetta a rischio di estinzione

 

PER IL PERIODO DAL 25 MARZO AL 31 AGOSTO 2023

Ordinanza Sindale n. 441 del 23/03/2023

 
 
 
 

Da anni molte Associazioni ambientaliste e naturalistiche nazionali e locali sono impegnate lungo alcune coste italiane in azioni per la salvaguardia
del Fratino. Tutte queste iniziative, pur lodevoli e ricche di successi, non sembrano tuttavia essere riuscite ad invertire il trend negativo
della popolazione a livello nazionale.

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha lanciato un progetto di marcatura con anelli colorati per studiare
la popolazione adriatica del Fratino. Questa ricerca, lo scambio di esperienze per la salvaguardia del Fratino e i rapporti personali consolidatis
in questi anni hanno evidenziato i vantaggi di lavorare assieme.

E' nato cosi il Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino. Il Comitato ha come obiettivi principali:
- Produrre un Piano Nazionale per la Conservazione della specie
- Effettuare censimenti accurati e aggiornati della popolazione italiana
- Promuovere assieme alle Amministrazioni locali Iniziative per la salvaguardia del Fratino.
di estinzione e in cattivo stato di conservazione.

 
 
 
 
 
 
 

Il Fratino (Charadrius alexandrinus) è un piccolo trampoliere lungo circa 16 cm che nidifica lungo le coste italiane. Trascorre l'inverno nelle zone più temperate del Mediterraneo. In Italia individui in migrazione transitano ra Febbraio e l'inizio di Maggio e tra Luglio e Novembre.
La riproduzione inizia a Marzo, con un picco in Maggio, e termina ad Agosto. Il nido è un semplice avvallamento scavato nella sabbia dove depone 3 uova (2-4) che cova per 24-27 giorni. I pulcini abbandonano il nido nel giro di un giorno dalla nascita e seguono i genitori alla ricerca del cibo. Imparano subito a correre velocemente e dopo circa un mese sono in grado di volare.

Tutte le popolazioni europee sono in declino negli ultimi decenni. Dal 2005 la specie è tutelata dalla Comunità Europea che l'ha inserita nell'Allegato 1 della Direttiva "Uccelli" come "specie di interesse comunitario". Le maggiori minacce per la conservazione del Fratino sono la pulizia delle spiagge e la presenza di bagnanti, turisti e cani che distruggono i nidi e impediscono la riproduzione soprattutto tra Aprile e Giugno.
Anche la gestione sfavorevole di zone umide adatte alla nidificazione e l'erosione dei litorali sono importanti fattori di minaccia. In Italia la popolazione nidificante è in forte calo e la specie è considerata in pericolo (endangered) di estinzione e in cattivo stato di conservazione.

 

HABITAT: LE DUNE DEL MARANO

La costa a ponente della foce del Torrente Marano, in Comune di Riccione, conserva testimonianze della tipica flora delle sabbie litoranee. Nel tempo si sono formati rilievi dunali presso le ex colonie “Reggio Emilia” e “Dalmine” (“Le Conchiglie”), a mare della strada litoranea. L’originario paesaggio sabbioso raggiungeva l’attuale Statale Adriatica.
Presentava una successione di ambienti paralleli alla costa, denominati in base alla distribuzione delle piante. La prima fascia battuta dalle onde, priva di vita vegetale, è detta zona afitoica.
Seguiva una fascia inondabile (Cakileto), una con dune mobili (Agropireto), uno o più cordoni di dune stabili (Ammofileto), seguite da depressioni retrodunali temporaneamente allagate (Shoeneto).
La attuali dune e le aree circostanti conservano sensibili persistenze della flora primaria delle dune litoranee prossime alla battigia, assumendo un rilevante valore testimoniale, naturalistico e scientifico.
Tra le piante dell’originario paesaggio costiero sono presenti la gramigna delle spiagge (Elymus farctus), la nappola italiana (Xanthium orientale), l’erba-cali (Salsola kali), la ruchetta di mare (Cakile maritima), la silene colorata (Silene colorata), la gramigna triboloide (Cenchrus incertus),il piumino (Lagurus ovatus), il tribolo o caciarello (Tribulus terrestris ), la codolina delle spiagge (Phleum arenarium), l’erba medica marina (Medicago marina), il finocchio litorale spinoso (Echinophora spinosa), lo zigolo delle spiagge (Cyperus capitatus), la calcatreppola marittima (Eryngium maritimum), langarofanina spaccasassi (Petrorhagia saxifraga).
Il periodo nel quale è possibile osservare le piante nella fase di massimo rigoglio è la fase della tarda primavera e inizio estate. I sistemi dunali ospitano insetti e molluschi adattati alle severe condizioni ambientali.


IN COLLABORAZIONE CON:


Data creazione pagina: 25 Aprile 2023
Ultimo aggiornamento: 05 Maggio 2023