RICCIONE: "PRENDIMI LEGGIMI E FAMMI GIRARE": I LIBRI DELLA BIBLIOTECA IN OSPEDALE

 
da sinistra il sindaco Massimo Pironi, Pasquale D'Alessio, Mina Marcinò, il direttore dell'ospedale Romeo Giannei
da sinistra il sindaco Massimo Pironi, Pasquale D'Alessio, Mina Marcinò, il direttore dell'ospedale Romeo Giannei



"PRENDIMI LEGGIMI E FAMMI GIRARE":

I LIBRI DELLA BIBLIOTECA IN OSPEDALE

 

 

Si è svolta ieri la conferenza stampa relativa al progetto "Prendimi, leggimi e fammi girare", in collaborazione tra l'Azienda USL di Rimini e il Comune di Riccione. Vi hanno preso parte il sindaco di Riccione Massimo Pironi, l'assessore alla Cultura Pasquale D'Alessio, responsabile della Biblioteca comunale riccionese la bibliotecaria Mina Marcinò, il direttore medico dell'Ospedale "Ceccarini" di Riccione Romeo Giannei.

 

Già nel 2007 la Biblioteca comunale "O. BERNI", accogliendo la richiesta del dottor Luigi Lazzari Agli, Direttore dell'Unità Operativa di Pneumologia dell'Azienda USL, ha avviato un progetto di promozione e circolazione della lettura all'interno dell'Ospedale Ceccarini di Riccione con l'intento di migliorare i tempi d'attesa di pazienti e famigliari che si recano presso la struttura.

 

Nel corso di questi anni, l'espositore messo a disposizione nel reparto è stato regolarmente fornito con opuscoli e brani scelti a cura delle biblioteca e l'iniziativa ha riscosso un discreto successo: avere la possibilità, quando si siede in una sala d'aspetto ospedaliera, di leggere qualcosa, non solo aiuta a trascorrere il tempo e a ingannare l'attesa, ma può anche servire a distogleire la mente, per qualche attimo, dalle preoccupazioni. Che si sia pazienti o parenti la differenza non è poi tanta.

 

 

 

Per questo motivo l'idea di coinvolgere nell'iniziativa altri reparti dell'ospedale è stata accolta con  entusiasmo e gratitudine dall'Azienda USL, anche collocando i nove contenitori nelle sale d'aspetto. Tra l'altro questa iniziativa si innesta perfettamente all'interno delle politiche di accoglienza che l'Azienda sta da tempo portando avanti nelle sue strutture, ospedaliere in primis ma non solo, attraverso, ad esempio, una progettazione che tenga conto anche dell'impatto psicologico dei colori e della disposizione degli spazi, l'arricchimento dei locali con dipinti e altre opere, una campagna interna per sensibilizzare rispetto al tema della cortesia.

 

Sono ovviamente emerse, nella fase di ideazione del progetto, l'ipotesi e il timore che i volumi possano venir asportati, ma si è ugualmente deciso di procedere per due motivazioni.

 

In primo luogo l'auspicio che prevalga, nei fruitori, il senso civico: se una persona ha tratto beneficio, in um momento particolarmente delicato per se stessa, dalla lettura di uno di quei volumi, non vorrà far sì che anche per il suo prossimo sia la stessa cosa?

 

Secondo motivo: l'iniziativa ha lo scopo di far circolare il contenuto dei libri, la parola scritta, tant'è vero che il titolo è "Prendimi, leggimi e fammi girare".  Il lettore potrà dunque, trovando un'opera di suo interesse, portarsi a casa il libro per completare la lettura, poi riportarlo in ospedale. In pratica il servizio funziona come quello della biblioteca, ma senza iscrizioni o schede di prestito e riconsegna.

 

Fiducia nell'utente dunque, e quand'anche tale fiducia dovesse andar tradita... pazienza. Piace pensare che il "lettore ospedaliero" si sia a tal punto appassionato alla lettura, da non voler rinunciare al volume. E che magari ciò possa essere il punto di partenza per fargliene leggere  altri. Non solo, "dopo qualche tempo dall'inizio di questa iniziativa, nel 2007 - ha raccontato la dirigente della biblioteca - abbiamo iniziato a collocare nell'espositore anche ricette e poesie dialettali ciclostilate. E dopo qualche tempo abbiamo notato che le nostre venivano portate via, ma al loro posto le persone portavano loro ricette, o magari loro poesie o scritti. Si era creato una sorta di scambio". E la filosofia è un po' anche questa, sebbene D'Alessio abbia precisato che "chi ha dei libri che intende donare è più opportuno che li porti in biblioteca, poi magari li utilizzeremo anche in ospedale".

 

In apertura di conferenza stampa Giannei ha sottolineato come "in questa società piena di rumore la lettura rappresenti un momento di silenzio e riflessione". D'Alessio ha incastonato l'iniziativa con l'ospedale le bouquet delle iniziative culturali del  Comune di Riccione, "che stanno proseguendo anche in questo e nei prossimi giorni, centrate soprattutto su autori locali ma non solo. Altro aspetto, nelle scuole stiamo lavorando per creare gruppi di lettura. Tutto questo è fatto per promuovere la parola scritta. Perciò negli espositori realizzati in ospedale affiggeremo anche le locandine delle iniziative culturali riccionesi".

 

Conclusioni a cura del sindaco, il quale ha puntato, principalmente, su tre aspetti: in primis "l'integrazione tra servizi per i cittadini: qui da noi i cittadini stanno bene anche perché hanno molti servizi. E questo è un servizio in più che rendiamo noi e che rende l'Azienda sanitaria, oltre alle cure, che già sono ad un livello altissimo". Secondo aspetto "la promozione della libera circolazione delle lettere e della lettura" che questa iniziativa incentiva, e infine "una civile collaborazione tra cittadini e dei cittadini con le istituzioni per innalzare la qualità della vita". 

 
 
 
 
 

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Data creazione pagina: 24 Ottobre 2013
Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre 2013