Partito progetto giovanile “ Educativa di strada a Riccione”

 

Ha coinvolto una cinquantina di ragazzi, di cui una trentina in maniera assidua e continuativa, avvicinati da alcuni educatori professionali la scorsa estate.

Si chiama “ Educativa di strada a Riccione” il progetto della parrocchia di San Lorenzo in Strada partito in via sperimentale nei mesi di luglio e agosto e che ha ottenuto il via libera della Giunta Comunale nella seduta odierna con l’erogazione di un contributo economico.

 

Durante le uscite settimanali, gli educatori hanno cercato occasioni di incontro con vari gruppi di ragazzi del quartiere San Lorenzo presso i principali luoghi di aggregazione del quartiere, dalla piazzetta del quartiere ai bar e alla parrocchia. Si tratta di una fascia d’età tra i 14 e i 18 anni per la quale l’Amministrazione Comunale intende avviare progetti di sostegno e affiancamento con una mappatura del territorio comunale e la prevenzione di fenomeni di devianza e disagio adolescenziale.

 

 “Dopo i primi approcci - spiega l’assessore alle Politiche Giovanili Laura Galli-  tra i ragazzi e gli educatori si è instaurato quasi da subito un buon rapporto.

 E’ stata creata una chat condivisa su facebook attraverso la quale scambiarsi messaggi abbastanza regolarmente e soprattutto nei momenti di svago serali gli approcci si sono rivelati più produttivi. Il progetto ha coinvolto anche ragazzi provenienti da altri quartieri che frequentano l’area urbana di San Lorenzo e da altri Comuni limitrofi, è infatti intenzione dell’Amministrazione Comunale estenderlo ad altre parrocchie e realtà cittadine. Allo stesso tempo verranno predisposti incontri con le famiglie sul tema dell’adolescenza ed eventi da concordare con gli stessi ragazzi in modo che la loro partecipazione sia effettivamente attiva e concreta”. “ Puntare sul senso di appartenenza al quartiere ma anche all’intera città per creare sicurezza e vivibilità – conclude l’assessore Galli – è importante per prevenire e individuare luoghi e situazioni di disagio giovanile. Grazie ad un’attività di rete tra scuola, famiglia, adolescenti, parrocchie e associazioni possiamo intervenire con azioni significative di aggregazione sociale”.

 
 
 
 
 

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Data creazione pagina: 04 Dicembre 2015
Ultimo aggiornamento: 04 Dicembre 2015