Riccione, 22 agosto 2022
“Sono molto arrabbiata. Non condivido le parole del giovane rapper. Ha raccontato una Riccione che non esiste e per difendere il buon nome, l’immagine e il lavoro dei nostri operatori stiamo valutando di adire alle vie legali per diffamazione e danno d’immagine.
Sono sindaca di questa città da metà giugno e dal primo giorno in cui mi sono insediata ho dato massima priorità al tema sicurezza, la priorità assoluta per chi a Riccione vive e per chi viene qui in vacanza.
Quando abbiamo composto la giunta ho fortemente voluto al mio fianco, come assessore alla sicurezza, Oreste Capocasa, ex questore di Rimini e Ancona che ha messo in piedi un piano sicurezza in pochissimo tempo, nel pieno della stagione in cui una città di mare come la nostra ha i riflettori puntati con maggiore attenzione. Ma noi non lavoriamo per i riflettori, ma per la sicurezza. Il nostro è un lavoro di presidio capillare in coordinamento con la Questura, Polizia e Carabinieri. Grazie allo sforzo degli uomini e delle donne della nostra Polizia Locale, nell’arco degli ultimi due mesi, ogni fine settimana a partire dalla Notte Rosa, le zone calde sono continuamente presidiate e attenzionate.
Un’azione scrupolosa e costante che ci è stata riconosciuta da parte degli stessi operatori turistici che vivono e lavorano sul territorio ogni giorno.
Le parole sono davvero uno strumento potentissimo, e questo nessuno lo sa meglio di chi è autore dei suoi testi, di chi è consapevole di essere responsabile delle conseguenze che quelle parole possono avere. Magari lei non ritiene la cosa importante, ma Riccione si è svegliata stordita e offesa dal suo sbrigativo messaggio sui social. Avrebbe potuto scrivere che le baby gang fanno schifo. Le avremmo dato ragione.