Descrizione
Il Comune di Riccione, in vista del Laboratorio operativo del network G20 Spiagge che si terrà il prossimo 3 ottobre 2025, ha elaborato un quadro dettagliato sull’evoluzione delle imprese attive nel settore del commercio al dettaglio (codice Ateco 47) sul territorio comunale, coprendo l'arco temporale dal 2015 al 2025. I dati confermano la tenuta del tessuto economico locale, nonostante le dinamiche di mercato e i cambiamenti sociali che hanno caratterizzato l'ultimo decennio.
L’andamento decennale: crescita e resilienza del settore
L’analisi del periodo 2015-2025 evidenzia un trend complesso ma sostanzialmente resiliente per il commercio riccionese. Il numero di nuove aperture e subentri (l’insieme dei due fattori è indicato come “Totale Aperture/Subentri”) ha mostrato una fisiologica oscillazione, partendo da 200 unità nel 2015 per stabilizzarsi in anni più recenti. In particolare, si è osservato un calo nel 2020 con 105 nuove attività, un dato in linea con le restrizioni legate al periodo pandemico, ma rapidamente recuperato con 140 aperture/subentri nel 2021.
Il dato sulle cessazioni (chiusure comunicate) evidenzia una notevole diminuzione nel tempo, passando dalle 150 unità del 2015 a un minimo di 32 nel 2022, per risalire a 62 cessazioni comunicate nel 2024. È fondamentale precisare che il divario tra aperture/subentri e cessazioni risulta elevato, poiché svariate imprese non presentano la comunicazione ufficiale di cessazione dell'attività.
Un dato significativo emerge dal dettaglio del 2024, con 99 nuove attività/subentri (di cui 67 nuove aperture e 32 subentri) a fronte di 62 cessazioni, segnando un saldo positivo e una spinta rigeneratrice del tessuto commerciale. Anche nel 2025, i dati parziali (aggiornati al 25/09/2025) indicano 75 nuove attività/subentri e 32 cessazioni.
Complessivamente, al 25 settembre 2025, il territorio comunale di Riccione registra un totale di 1.091 attività commerciali attive, suddivise tra 319 esercizi alimentari e 772 non alimentari.
La distribuzione territoriale: i centri dello shopping
L'analisi della distribuzione delle attività commerciali sul territorio comunale evidenzia una forte concentrazione nei viali principali, vere e proprie calamite per lo shopping e il loisir riccionese.
Viale Dante emerge come l’asse commerciale con il maggior numero assoluto di esercizi non alimentari (206). La specializzazione in questo viale è netta: una parte consistente è dedicata ai settori abbigliamento, che conta 65 esercizi, e bigiotteria/bazar, con 32 esercizi. Nonostante la prevalenza del non alimentare, anche il settore alimentare è ben rappresentato su viale Dante, con 65 esercizi. Si fa notare che in questo viale sono presenti 11 minimarket.
L'area iconica di viale Ceccarini (pedonale e non) mantiene il suo ruolo centrale, ospitando 98 esercizi non alimentari e 15 esercizi alimentari.
A seguire, viale Gramsci presenta un tessuto commerciale consistente con 63 esercizi non alimentari e 16 alimentari. Infine, Corso Fratelli Cervi conta 43 esercizi non alimentari e 24 alimentari.
È importante sottolineare che, in questa ripartizione per ubicazione, il settore alimentare include non solo la vendita classica, ma anche gli esercizi artigianali come rosticcerie/gastronomie, piadinerie, kebab e gelaterie.
La visione istituzionale e le prospettive per il Laboratorio G20 Spiagge
Questi dati, raccolti per il network G20 Spiagge, saranno importanti per il confronto con gli altri Comuni italiani, evidenziando come il commercio al dettaglio di Riccione, pur attraversando fasi di profonda trasformazione, mantenga una notevole capacità di attrarre nuove imprese e subentri, fattori chiave per la sua continua vitalità economica.
La sindaca di Riccione e titolare della delega al Commercio nell'ambito del G20 Spiagge, Daniela Angelini, ha commentato i risultati sottolineando l'importanza del sostegno pubblico agli operatori privati: “I dati confermano la resilienza e la forza vitale del nostro tessuto commerciale, un settore cruciale per l’attrattività di Riccione. Per questo, come amministrazione stiamo investendo moltissimo in infrastrutture – pensiamo al nuovo Viale Ceccarini o ai prossimi hub urbani – con l'obiettivo prioritario di sostenere l'iniziativa privata. Sono i privati, con la loro capacità di innovazione e rischio, che possono realmente fare la differenza nel rilancio e nell'innalzamento della qualità dell'offerta commerciale. Il nostro ruolo è creare le condizioni migliori in termini di contesto, decoro e servizi per permettere loro di esprimere il massimo potenziale”.
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Ultimo aggiornamento: 1 ottobre 2025, 13:04