Descrizione
“Archeologia del gusto”, la rassegna culturale di incontri e cene a tema archeologico curata dal Museo del territorio di Riccione in collaborazione con Ismeo, l’associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente, chiude l’edizione 2025 con un nuovo e interessante appuntamento. Il 6 aprile, il tour che ha attraversato la storia e i sapori tipici dei paesi asiatici, farà tappa in Uzbekistan per scoprirne prima gli aspetti storico-culturali e poi proseguire con una cena tematica che promette di deliziare il palato in un perfetto connubio tra tradizione e creatività.
Alle 17:30, il Palazzo del Turismo ospiterà la conferenza “Cucina e tradizione a Kafir Kala, Samarcanda: dall’antichità ai giorni nostri”, tenuta da Agnese Fusaro e Simone Mantellini. L’incontro offrirà un affascinante viaggio tra passato e presente, esplorando le pratiche culinarie tradizionali emerse dalle ricerche condotte dal Progetto archeologico italo-uzbeko “Samarcanda e il suo territorio” nel sito di Kafir Kala. Lo studio, arricchito da un’indagine etnografica nei villaggi circostanti, ha rivelato una continuità nel tempo e nello spazio delle strutture produttive, delle tecniche di cottura e delle materie prime utilizzate. Durante la conferenza verranno presentati esempi concreti di antichi strumenti per la cottura del cibo, ritrovati nella stratigrafia archeologica e ancora oggi in uso, come l’achak, un piccolo fornello, il tandir, il caratteristico forno a cupola, e le fosse usate come barbecue per la cottura degli spiedini.
In serata, il viaggio tra gusto e storia farà tappa all’Istituto alberghiero S. Savioli (viale Piacenza, 35), dove, a partire dalle 19:15, gli ospiti potranno immergersi nei sapori autentici dell’Uzbekistan grazie a una cena tematica dal fascino esotico. Protagonisti della serata saranno gli studenti guidati dai loro insegnanti, che proporranno un menù ricco di tradizione e aromi intensi. L’esperienza culinaria si aprirà con un antipasto di bichak ripieni di cipollotto, zucca e formaggio di capra, accompagnati da un’insalatina di cavolo cappuccio viola e bianco marinato alla senape e miele. Il viaggio gastronomico proseguirà con i manti di manzo e patate, serviti con panna acida, erba cipollina e menta, per poi arrivare al cuore del pasto, il plov di suprema di tacchino con riso basmati speziato, un piatto simbolo della cucina uzbeka. A chiudere in dolcezza, un dessert raffinato e avvolgente: tvorogli pechenyelar caramellati, accompagnati da gelato al pistacchio e pralinato.
Per partecipare alla cena tematica occorre prenotarsi al Museo del territorio (viale Lazio, 10) entro giovedì 3 aprile versando un contributo di 28 euro a persona.
La rassegna culturale “Archeologia del gusto. La storia è servita”, giunta alla sesta edizione, quest’anno ha intrapreso un viaggio in cinque puntate alla scoperta della cultura, della storia e delle abitudini in tavola dell’Asia. Il percorso ha attraversato l’Iran, il Tagikistan, l’India e l’Asia centrale, l’Armenia e la Georgia e, infine, l’Uzbekistan, grazie agli approfondimenti storico-culturali di illustri storici e ricercatori, seguiti dalle cene tematiche a cura degli allievi e degli insegnanti dell’Istituto alberghiero S. Savioli e dello Ial-Scuola alberghiera e di ristorazione di Riccione.
BIO
Agnese Fusaro è archeologa e specialista dello studio della ceramica islamica. È professoressa associata di Archeologia e Storia dell’arte del mondo islamico presso l’Università per stranieri di Siena. Dal 2009 è membro di numerosi progetti di ricerca internazionali e partecipa a numerose campagne di scavo all’estero (Siria, Iran, Kurdistan Iracheno, Oman, Pakistan, Uzbekistan). Attualmente è field director per lo scavo di Banbhore (Pakistan) e responsabile dello studio della ceramica per il Progetto archeologico “Samarcanda e il suo territorio” (Uzbekistan).
Simone Mantellini è un archeologo specializzato nello studio dei paesaggi antichi e nella gestione dell’acqua in contesti ecologici aridi e marginali. Ricercatore presso l'Università di Bologna, Dipartimento di Storia culture civiltà, è direttore del Progetto archeologico “Samarcanda e il suo territorio” in Uzbekistan, e dell’Upper Zeravshan Archaeological-Ethnographic Project in Tagikistan. Ha diretto e partecipato a numerosi progetti di ricerca internazionali in Italia, nella Penisola Araba e in Medio Oriente, in Asia Centrale e Meridionale.
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Ultimo aggiornamento: 2 aprile 2025, 11:51