Classificazione Acustica

Modulistica

Non presente

Descrizione

La classificazione acustica rappresenta uno strumento di governo del territorio la cui finalità è quella di perseguire, attraverso il coordinamento con gli altri strumenti urbanistici vigenti (PSC, POC, RUE), un miglioramento della qualità acustica delle aree urbane e, più in generale, di tutti gli spazi fruiti dalla popolazione. Le presenti norme costituiscono lo strumento tecnico che definisce le prescrizioni, gli adempimenti ed i requisiti atti a conseguire gli obiettivi assunti con la classificazione acustica.

La struttura del documento si richiama direttamente alle indicazioni contenute nel paragrafo 5 della Direttiva Regionale n. 2053/01 “Sintesi tra la classificazione acustica dello stato di fatto e di progetto”

 

All'interno del territorio comunale qualsiasi sorgente sonora è soggetta al rispetto di:

1) Limiti massimi dei livelli sonori (immissione ed emissione). I livelli sonori prodotti dalla sorgente (o dal complesso di sorgenti) devono essere misurati in prossimità dei ricettori sensibili: ambienti abitativi e/o spazi realmente fruibili da persone e comunità per periodi prolungati.

 

2) Criterio differenziale (art. 4 del D.P.C.M 14/11/97) I livelli sonori misurati all’interno degli ambienti abitativi devono rispettare valori limite differenziali di immissione (definiti all’art. 2, comma 3, lettera b) della Legge 447/95) di 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno. Tali valori non si applicano nelle aree classificate in classe VI (aree esclusivamente industriali).

 

A chi rivolgersi

 

Data creazione pagina: 16 Giugno 2006
Ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2023