Bangladesh, un viaggio indietro nel tempo di Saro Di Bartolo

 

Riccione, 22 Gennaio 2019

 

Sabato 26 gennaio 2019 alle ore 17 presso la Galleria della Biblioteca comunale, Centro della Pesa, Riccione, viale Lazio n.10, verrà inaugurata la mostra fotografica Bangladesh, un viaggio indietro nel tempo del fotografo riminese Saro Di Bartolo.

 

Il Bangladesh

“Per molti aspetti – annota il fotografo Saro Di Bartolo - il Bangladesh è un paese antico, una nazione che vive in un “medioevo contemporaneo”. Ed è proprio lo stato del paese e le sue condizioni di vita retrograde ad offrire opportunità fotografiche altrimenti impossibili. In certi momenti sembra di essere stati condotti nel passato. In qualsiasi direzione si guarda, ciò che gli occhi narrano accredita la percezione di un viaggio indietro nel tempo.

Facendo un confronto con India, Myanmar e Vietnam, nazioni limitrofe non certo evolute, la vita in Bangladesh è visibilmente più dura. Il paese è meno sviluppato e molto più povero …diffusamente povero. Condizione che però non va a discapito del calore umano e senso dell’ospitalità del suo popolo, percepibili nonostante la barriera linguistica. Si è infatti sempre accolti da sorrisi e modi gentili e mai ci si sente non voluti, né si è oggetto di alcuna forma di ostilità.

Vivere il Bangladesh è un’esperienza veramente forte sotto molti punti di vista, pure per chi sa essere spartano ed è in grado di affrontare e superare la mancanza di comfort e le difficoltà. In altre parole, un viaggio ricchissimo di intense emozioni e opportunità fotografiche, ma assai disagevole e pieno di “imprevisti non prevedibili”.

Bisogna essere estremamente flessibili e pronti a tutto. Pericolosa più di quanto si possa immaginare, la loro “guida creativa”, incredibili il chiasso e lo smog diffuso. Notevole è la difficoltà di adattamento agli alimenti e la mancanza di igiene, con sporcizia pure negli alberghi e ristoranti “buoni”. Molti i pasti affrontati in bettole infelici oltre il pensabile, o saltati del tutto, come varie le notti trascorse dormendo vestiti in umili stamberghe. E' dunque da sconsigliare un tour del Bangladesh a chi non ha motivazioni davvero intense, quale può essere una profonda passione per la fotografia.

 

Il viaggio: indietro nel tempo

“Si è trattato di un viaggio caratterizzato da un itinerario organizzato appositamente per realizzare un reportage, elaborato tenendo conto appunto dell’esigenza di visitare luoghi adatti a scattare foto. Paese non turistico, il percorso è stato studiato a lungo ed attentamente prima della partenza e sono stati esclusi volutamente le rare mete dove si recano i pochissimi viaggiatori che visitano il Paese: appena sei persone straniere incontrate in tre settimane.” Bagerhat, Korali, Khulna, Birishiri, Durgapur, Sonargaon, Meghna Ri-ver, Panam City Ruins, Gopaldi, Jamdhani, Dhamrai, Keraniganj.

Avendo in passato visitato vari paesi in quella stessa zona del mondo, tra cui India, Myanmar e Vietnam, facendo un confronto con quelle nazioni, non certo evolute, si può sostenere che la vita in Bangladesh è di gran lunga più dura. Il paese è meno svi-luppato degli stati limitrofi e molto più povero …diffusamente povero.

Basta dire che il “Bangladesh dream” è di varcare il confine con l’India …come per i messicani recarsi in Texas.

 

Saro Di Bartolo

Fin da giovane Saro Di Bartolo coltiva lo studio della fotografia e dal 1969 se ne occupa pure professionalmente. Collabora con studi di advertising, editori e tour operator. Appassionato di storia, arte e costumi dei popoli, ha realizzato re-portage in varie regioni del mondo. Raccolte da cui sono scaturiti splendidi video, oggi su Youtube. Dagli anni ’80 si occupa di internet e prodotti multi-mediali, ottenendo prestigiosi riconoscimenti.

Suoi articoli e immagini sono apparsi su varie pubblicazioni: Airone, Bell'Italia, Capital, il Resto del Carlino, La Maison/Lifestyle, la Re-pubblica, Qui Touring.

E' autore di oltre 30 mostre, personali e collettIve, tra l'altro insieme a celebrità internazionali quali Mike Goldwater e Tim Fitzharris. Tra le più recenti: “Bangladesh” quale autore italiano ospite d’onore al “Circuito OFF Lucca 2018” - Vietnam, un Paese da Scoprire, Torino - “Futurist Photopaintings", Morciano - “Cortona on the Move Festival” - ”Fatto Quotidiano Festival, Marina di Pietrasanta, selezionato da Oliviero Toscani “ - ”Il Racconto di Rimini”, “Teatro degli Atti”, Rimini - “Splash - Water for Life”, "Emporio 31", Milano - "Rocce e Granelli", Repubblica di San Marino - "Il Bello Fa Bene", Archiginnasio di Bologna, con collocazione permanente delle foto negli ospedali della città - "Paesaggi Dal Mondo", Fiera di Rimini.

Tra le realizzazioni editoriali: "Giò Pomodoro - Ornamenti 1954-95", alla Biennale di Venezia ed al "Fashion Institute of Technology Museum" di New York - “Magiche Trasparenze, Le Vetrate Antiche" - la collana "Guide ai 7 Musei della Provincia di Rimini” - "Tesori d’Arte e di Fede", Regione Emilia Romagna - le opere monumentali "I Colossei nel Mondo" e “Theatra”. Tra i ri-conoscimenti: 1° Premio "International Travel Photography Grand Prize" della United Airlines, su 15.000 fotografi da tutto il mondo - RAI3 gli dedica uno spazio apposito nel corso del programma “Mediterraneo" - tra 3.000 parteci-panti vince il concorso Lonely Planet "Mondo Passione Senza Fine” - 1° Premio al 12  Festival Internazionale del Film e Cd-Rom Turistico di Varese, cui partecipano 26 paesi - Premio Speciale per l'Ambiente del Ministero del Turismo della Turchia - "Posidone, Rassegna Mediterranea di Cultura ed Ambiente", Premio Cultura-Fotografia, del WWF - Vincitore del 44° Garofano d‘Argento - prescelto a Los Angeles, insieme ai migliori fotografi naturalistici del mondo, per il prestigioso “Inner Reflections Calendar” - primo fotografo straniero, insieme a Giulietta Laconeo, a pubblicare un reportage su “Enthusiast Photographers Magazine” la prima rivista fotografica internazionale in lingua inglese del Bangladesh.

Il sito www.sarodibartolo.it, attivo dal 1997 e costantemente rinnovato, vanta oltre 2 milioni di pagine viste.

 

ISAL Fondazione ISAL Ricerca sul dolore

nasce nel 1993 per volontà del Prof. William Raffaeli con lo scopo di promuovere la ricerca, la formazione sanitaria e la sensibilizzazione sociale sul tema del dolore, e per sostenere le persone che ne sono affette. Tra gli ultimi progetti di ricerca avviati, due studi tesi a identificare “marcatori biologici” che consentano di porre una diagnosi certa di dolore cronico nell’ambito della Fibromialgia e del dolore post-chirurgico. Da 25 anni ISAL propone corsi di specializzazione in Scienze Algologiche, e ad oggi si può dire che abbia formato la classe dirigente dei medici operanti presso i centri nazionali di terapia del dolore.

Dal 2009 ISAL ogni anno organizza “Cento Città contro il dolore”, un evento teso a raccogliere fondi per la ricerca sul dolore e a sensibilizzare e informare la popolazione sul dolore cronico, sulle cure disponibili e sulla necessità di riconoscerlo come malattia da prevenire e curare. Cento Città nel 2018 è stato insignito – per la terza volta consecutiva – della Medaglia del Presidente della Repubblica.

ISAL ha attivato una serie di servizi per il sostegno alle persone con dolore cronico: il numero verde 800.10.12.88 fornisce informazioni sui centri di terapia del dolore più vicini, uno sportello di tutela legale e un servizio di ascolto e aiuto psicologico.

E’ possibile sostenere le attività ISAL con una donazione tramite bonifico bancario all’IBAN IT35Q0885224202032010052645 oppure con il 5 per mille dell’IRPEF all’Associazione Amici della Fondazione ISAL CF 91020540406.

Per maggiori informazioni: Fondazione ISAL– Via San Salvador, 204 – 47922 Torre Pedrera (Rimini) www.fondazioneisal.it;  isal@fondazioneisal.it, tel 0541.725166.

Un ringraziamento particolare a:

Generali Italia Spa Agenzia di Riccione, via Cervino 2, tel 0541 640306

e-mail: agenzia.riccione.it@generali.com

La mostra sarà aperta da sabato 26 gennaio a sabato 23 febbraio 2019

nei giorni e negli orari di apertura al pubblico della biblioteca: lunedì dalle ore 14 alle 19; dal martedì al sabato dalle ore 9 alle 19.

 

L’ingresso è libero

 
 
 
 
 

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Data creazione pagina: 22 Gennaio 2019
Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio 2019