Il futuro dell'Ex Mattatoio sarà un centro polifunzionale. Immerso nel verde ospiterà anche l'Istituto Musicale

 

RICCIONE 26 marzo 2021 - Riportare alla vita un luogo abbandonato, dare una risposta forte ad esigenze sociali e di socializzazione a quanti soffrono un disagio legato all'handicap, un punto di aggregazione per i giovani, una nuova sede per l'Istituto Musicale di Riccione, possibilità di impiego qualificato e indotto per la città. Sono questi quelli che si possono definire i macro-target su cui poggia il progetto di fattibilità tecnica ed economica, approvato dall'amministrazione comunale di Riccione che si propone prima di tutto una visione del futuro più includente, più sana, funzionale e solidale della città. Un luogo per tutti. 

Il progetto è quello della “riqualificazione dell’area dell’Ex Mattatoio comunale in viale Bergamo”, che vedrà un investimento complessivo di otto milioni e 100 mila euro, per la creazione di un Centro polifunzionale, con residenze, laboratori, uffici e la sede dell'Istituto musicale. Divisi in quattro edifici autonomi che verranno realizzati in un crono programma che riporta tempi diversi e investimenti diversi. Quindi la cifra degli 8 milioni e 100 verrà suddivisa in vari step: tre milioni per 179 mila euro per i laboratori, due milioni per residenze, due milioni e 300 mila per l'istituto musicale. Per le aree esterne un milione e mezzo. 

Quindi è un'opera possibile nelle capacità del piano Triennale delle opere pubbliche. Prima i laboratori e l'Istituto musicale e poi le residenze. 

 

L'ANIMA SOCIALE DELL'INTERVENTO - "Questo progetto nasce dalla necessità di soddisfare un bisogno troppo a lungo trascurato o non compreso pienamente - dichiara il vice sindaco e assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli -. Noi siamo partiti dall'ascolto, quindi dalla comprensione e poi ci siamo impegnati alla ricerca della soluzione. Abbiamo incontrato le famiglie e le associazioni che si occupano di ragazzi con particolari disagi, con handicap o con fragilità dell'anima e del corpo. La principale preoccupazione di quelle madri e di quei padri è stata quella di assicurare un futuro e un'indipendenza fisica e mentale ai propri figli. I genitori sanno di non essere eterni e che i figli gli sopravviveranno. Quindi quei ragazzi speciali devono poter avere le stesse possibilità di indipendenza e autonomia gestionale degli altri. L'ex Mattatoio sarà anche questo, una residenza-palestra di vita e autonomia, per quei ragazzi a cui verrà insegnata l'autonomia gestionale e l'indipendenza. Non meri appartamenti ma residenze dove insegnare ai giovani ad essere indipendenti avendo nel laboratorio un loro lavoro. La pratica nei laboratori per i ragazzi sarà come andare a bottega dove oltre ad apprendere un mestiere e l'autonomia gestionale. E' un progetto innovativo e lo studio è stato affidato ad una cooperativa leader nel settore: la Nazareno di Carpi". 

Il Comune di Riccione, Settore Servizi Sociali investe ogni anno 450 mila euro per le fragilità. Sono 133 le persone con disabilità seguite dai Servizi del Comune, di cui 52 tra i 18 e 35 anni e 42 tra i 36 e i 55 anni. 

 

IL CORPO ARCHITETTONICO "L'architettura deve essere pensata in base alle esigenze e i bisogni di chi la deve vivere tutti i giorni - ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici, Lea Ermeti -. Ecco la circolarità, la piazza, l'arena, il verde, tutto in spazi luminosi e aperti che favoriscono l'incontro. Ecosostenibile, accessibile, senza barriere né architettoniche né tra le persone. Lo spirito sociale così si unisce al mondo materiale e architettonico che lo conterrà". 

 

LA SCELTA POLITICA DELL'AMMINISTRAZIONE "Scegliere San Lorenzo, scegliere un luogo lasciato a se stesso da 16 anni, mettere in preventivo un investimento importante, una scelta politica su come noi intendiamo questa città - ha detto il sindaco di Riccione, Renata Tosi -. Una città capace di includere ogni cosa, dal mare alla sua parte più riservata e intima. Investire sulla vetrina estiva o sui nostri asset economici non significa dimenticare il resto, anzi serve a trovare le energie economiche per fare tutto il resto. Questo per noi la buona politica amministrativa che non trascura alcun settore della vita della comunità per cui presta servizio". 

 

"Siamo molto soddisfatti e contenti che l'amministrazione abbia pensato questo progetto in maniera così completa e inclusiva, con al centro l'Istituto Musicale - ha detto il direttore dell'Istituto Musicale di Riccione, Gianmarco Mulazzani -. I Conservatori hanno un legame storico con la "cura" delle fragilità, perché la musica in sé è una strumento potente di aggregazione, socializzazione e di diffusione della cultura. E' medicina per l'anima". 

 

IL SITO OGGI - Dal 2005 l’area dell’Ex Mattatoio è in completo disuso. Più di 6.600 metri quadri di territorio in stato di degrado che necessitano da tempo di un intervento di rigenerazione. Da questa necessità e dalla volontà di creare una nuova area a servizio del settore sociale e culturale, prende vita il progetto per la demolizione degli edifici esistenti e la costruzione di un complesso multifunzionale che farà dell’integrazione il suo punto di forza. Ubicato nel quartiere di San Lorenzo, l’area dell’Ex Mattatoio rispecchia la logica del progetto sostenibile, che ha come obiettivo principale quello di ricreare uno spazio urbano ricco di verde che permetta alle persone di fruirlo in maniera aperta e inclusiva.

 

COME DIVENTERA' - Il nuovo progetto prende ispirazione dalla tipologia architettonica della corte. Essa viene interpretata disponendo sui quattro lati del lotto, i fabbricati principali dell’intervento: le residenze, i laboratori, gli uffici e l’istituto musicale. L’impatto urbanistico viene quindi ridotto frammentando la corte in quattro volumi autonomi collocati in maniera da rispondere ad esigenze puntuali: 

I laboratori sono adiacenti a viale Bergamo e via Lombardia per garantire un presidio sui due fronti stradali principali per avere un rapporto diretto con l’esterno e per generare un filtro, una soglia, con quella che è la corte interna. Le residenze sono orientate perpendicolarmente a viale Bergamo ed hanno i due affacci principali su via Mantova, strada poco trafficata, e sulla corte interna, l’area più viva del contesto. La loro posizione risponde in questo modo ad aspetti di comfort (orientamento ottimale rispetto al sole), di intimità (intorno ad esse vi è un filtro verde che genera spazi più riservati) ma anche di aggregazione, diventando elemento fondamentale nella definizione della “corte”. Le residenze non devono essere pensati come meri appartamenti, ma dei luoghi dove imparare l'autonomia gestionale in una casa, a prendersi cura di se stessi e dello spazio circostante. 

L’istituto musicale, unico edificio che non ha un rapporto diretto con la strada, si colloca al centro della corte, perché centrale sarà il suo potere di aggregazione e attrazione del centro polifunzionale.  

Il verde abbraccia il progetto, integrandosi con esso. Gli alberi, i pini marittimi di viale Bergamo e viale Lombardia, vengono mantenuti, facendoli diventare cardine. La distanza tra un tronco e l’altro di 4,6 m circa, diventa infatti modulo base per il dimensionamento degli ambienti interni, della struttura e dei prospetti. Le stesse pavimentazioni della corte hanno dimensioni riconducibili a tale modulo. 

Spazio esterno come la piazza centrale identifica la struttura morfologica della corte. Considerato il forte valore sociale e culturale proprio con la presenza dell'Istituto Musica, gli spazi pubblici della corte hanno lo scopo di conferire un’identità e un significato simbolico di appartenenza a questo nuovo centro. 

 

In numeri in sintesi le residenze potranno ospitare a rotazione secondo l'esigenza formativa 22 persone, 75 i laboratori, 8 nella direzione, 115 all'Istituto Musicale, 98 auditorium, 276 persone all'arena esterna e 40 in mensa. 

 

 

 

 

 

 

 

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