Mio fratello Carlo. Enrico Vanzina presenta a Riccione il libro dedicato al fratello scomparso un anno fa

 

Cosa succede quando, senza avvertire, una notizia rompe il legame quasi simbiotico che aveva tenuto due fratelli uniti sin dai loro primi giorni su questa terra?

È quello che racconta Enrico Vanzina in  Mio fratello Carlo  (HarperCollins, 2019), il libro che ripercorre la storia del loro rapporto, fino alla scoperta della malattia che ha colpito Carlo portando, nel giro di un anno, alla sua scomparsa. L’autore, a Riccione da alcune settimane per seguire le riprese del film che si sta girando in città, lo presenterà al pubblico sabato 5 ottobre alle ore 18 al Palazzo del turismo, insieme a Vittorio Costa e Gianfranco Miro Gori, con l’introduzione di Alessandro Formilli.

Mio fratello Carlo è il racconto particolare e privato del rapporto di due fratelli che, uno sceneggiatore e scrittore, l’altro regista, hanno raccontato gli italiani in tante commedie di successo tratteggiando le trasformazioni del nostro Paese attraverso personaggi talvolta ingenui, talvolta cinici, che hanno fatto la fortuna di molti interpreti.

È un libro che commuove, che fa riflettere sul senso della vita e della morte, che scandaglia i misteri della fede, che descrive in maniera impietosa il dolore di chi soffre e di chi vede soffrire una persona amata durante una malattia terminale. Ed è innanzitutto l’atto di amore di un fratello.

Dopo il successo di La sera a Roma, Enrico Vanzina dà una nuova prova del suo talento letterario con una cronaca appassionante dei sentimenti umani, nei quali tutti possono riconoscersi, attraverso pagine secche, semplici, dirette, mosse da una pietà che non lascia spazio al sentimentalismo ma che arrivano con sincero calore nel cuore del lettore.

 

ENRICO VANZINA, figlio del grande regista Steno, uno dei fondatori della commedia Italiana, vive nel mondo del cinema sin da quando è nato. Nel 1976 ha iniziato a scrivere sceneggiature e da allora ha collaborato con i maggiori esponenti del nostro cinema. Nel corso degli ultimi quarant’anni ha firmato, insieme al fratello Carlo, alcuni dei più grandi successi al botteghino italiano. Ha realizzato anche moltissime fiction televisive. Ha vinto il Nastro d’argento, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Premio Flaiano. Ma il cinema e la tv non sono la sua unica occupazione. Ha collaborato con il Corriere della Sera e scrive ogni settimana su Il Messaggero. Ha pubblicato diversi libri, tra cui il recente La sera a Roma (Mondadori).