Riccione: la Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi propone "La donna e l'arte nell'età moderna" incontro con la storica dell'arte Vera Fortunati. Domenica 10 marzo ore 16.30. Ingresso libero

 
Comune di Riccione Assessorato alla cultura
Sofonisba Anguissola. Autoritratto con Bernardino Campi, 1550,  Pinacoteca Nazionale di Siena
Sofonisba Anguissola. Autoritratto con Bernardino Campi, 1550, Pinacoteca Nazionale di Siena

Nel quadro delle iniziative per l'8 marzo l'Assessorato alla cultura propone:

 

La donna e l'arte nell'età moderna

 

Incontro con Vera Fortunati, docente di Storia dell'arte moderna presso l'Università di Bologna

 

Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi

 

Domenica 10 marzo 2013 alle ore 16.30

 

Ingresso libero

 

Nell'ambito degli eventi incentrati sul ruolo della donna nella società e nella cultura promossi dall'Assessorato alla cultura del Comune di Riccione, la Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi propone per domenica 10 marzo alle 16.30 un incontro dal titolo "La donna e l'arte nell'età moderna". 

 

Vera Fortunati, nota storica dell'arte, docente di Storia dell'arte moderna presso l'Università di Bologna, a cui dobbiamo fondamentali studi sull'arte bolognese ed emiliana dei secoli XVI e XVII e importanti opere incentrate sulla figura di donne artiste nei secoli, ripercorrerà il lungo e faticoso cammino della donna artista che, pur tra mille difficoltà e pregiudizi, ha dimostrato da sempre una lucida consapevolezza delle proprie capacità e dei propri intenti artistici.

 

Le prime vere artiste cominciano ad affermarsi nel Cinquecento, come nel caso di Sofonisba Anguissola che si specializza soprattutto nel ritratto e nell'autoritratto o della bolognese Lavinia Fontana che diviene, a sua volta, ritrattista ufficiale delle famiglie nobili della sua città. Nel Seicento emerge la potente figura di Artemisia Gentileschi, che trasporta sulla tela chiaroscuri caravaggeschi, ma anche la delicata personalità della pittrice olandese Judith Leyster, autrice di ritratti, scene di genere e nature morte. Nel Settecento spiccano l'italiana Rosalba Carriera, specializzata nella raffinatissima tecnica del pastello, che fu attiva presso le maggiori corti d'Europa, e la svizzera Angelica Kauffmann.

Una delle peculiarità di queste artiste, secondo Fortunati, è stata quella di portare una differenza di genere nella storia dell'arte. Questo deriva da tanti fattori, legati a un'antropologia storica ben precisa, che si ripetono nel tempo, perché le donne si "guardano" tra loro e le loro differenti vicende presentano sintonie e affinità, appunto, di genere. Secondo la studiosa, inoltre, le artiste erano donne di grandissima cultura, acquisita nella biblioteca del padre o del marito e avevano modo di affinare l'immaginazione e la sensibilità sui grandi classici e sulle opere degli artisti più affermati della loro epoca.

 

A partire dall'Ottocento, la presenza delle donne nell'arte diventa più consistente, preludio alle grandi personalità del Novecento. Infatti, è solo a seguito della lenta emancipazione sociale e della conquista dei diritti civili da parte delle donne, che si può parlare di una vera e propria libertà creativa svincolata da ogni condizionamento sociale e culturale.

 

Eppure, benché la presenza femminile nell'arte sia oggi rilevante, almeno numericamente, ciò non si traduce in una significativa rappresentanza nei musei, nelle collezioni, nelle grandi rassegne e sul mercato. Su questo argomento, forse, varrebbe la pena di riflettere e di aprire un serio dibattito.

 

Informazioni:

Galleria d'arte moderna e contemporanea Villa Franceschi

Via Gorizia n. 2, Riccione, tel. 0541 693534,

e-mail: museo@comune.riccione.rn.it

www.comune.riccione.rn.it     

www.riccioneperlacultura.it         

 

 
 
 

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Data creazione pagina: 27 Febbraio 2013
Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2013