Riccione Teatro e il Premio Ilaria Alpi alla presentazione del libro

Roma Negata. Percorsi postcoloniali nella città

 

Incontro con gli autori Igiaba Scego e Rino Bianchi

Intervengono Francesco Cavalli, presidente Associazione Ilaria Alpi, e Simone Bruscia, direttore Riccione Teatro

Interventi musicali live e letture di Daniele Maggioli

 

Venerdì 21 novembre 2014 ore 18

Libreria Feltrinelli, Largo Giulio Cesare 4, Rimini

 

Ingresso libero

 

Libia, Somalia, Eritrea, Etiopia: quali sono le tracce dell’avventura coloniale italiana a Roma? Con il libro Roma negata (Ediesse 2014), Igiaba Scego e Rino Bianchi ripercorrono la capitale alla ricerca di un passato coloniale disconosciuto e danno voce a chi proviene da quell’Africa che l’Italia ha prima invaso e poi dimenticato.

Venerdì 21 novembre (ore 18) gli autori presentano il libro alla Libreria Feltrinelli di Rimini insieme a Francesco Cavalli (Associazione Ilaria Alpi) e Simone Bruscia (Riccione Teatro). Interventi musicali live e letture di Daniele Maggioli.

Venerdì 21 novembre, ore 18

la Feltrinelli | Librerie – Rimini. Largo Giulio Cesare, 4

Igiaba Scego e Rino Bianchi presentano il libro

Roma Negata. Percorsi postcoloniali nella città

intervengono Francesco Cavalli e Simone Bruscia

accompagnamento musicale e letture Daniele Maggioli

un incontro a cura di Riccione Teatro, in collaborazione con Associazione Ilaria Alpi

Riccione, con la sua Villa Mussolini in prima linea sul mare, è stata al centro dell’ultima edizione del Riccione TTV Festival. La manifestazione si è conclusa da poco ma la Villa, già teatro delle vacanze balneari dei Mussolini, ospita fino all’8 dicembre un allestimento dedicato a mostre e film d’archivio (Yuri Ancarani, Sabrina Ragucci, Giorgio Falco, Peter Greenaway) e all’installazione video Riccione memorabile, ideata da Simone Bruscia, Antonio Rinaldi e Lacciuga per raccontare la storia della Perla Verde: uno sguardo storico su Riccione a partire dai filmati dell’Istituto Luce, una sorta di narrazione per immagini della città, un lungo viaggio nell’immaginario rivierasco a partire dai precari fasti di regime.

 

Negli anni Trenta del Novecento non solo Riccione, vera e propria location dei bagni propagandistici di Mussolini, ma anche Asmara, Mogadiscio, Macallè, Tripoli, Adua erano nomi familiari agli italiani. La propaganda per l’Impero voluta da Benito Mussolini era stata battente e ossessiva. Dai giochi dell’oca ai quaderni scolastici, per non parlare delle parate, tutto profumava di colonie. Di quella storia ora si sa poco, anche se in Italia è forte la presenza di chi proviene da quelle terre d’Africa colonizzate: ci sono eritrei, libici, somali, etiopi. Con il libro Roma negata. Percorsi postcoloniali nella città (Ediesse 2014) la scrittrice italiana di origine somala Igiaba Scego – vincitrice del Premio Mondello nel 2011 con La mia casa è dove sono – racconta i luoghi simbolo di quel passato coloniale. Il fotogiornalista Rino Bianchi li fotografa, assieme agli eredi di quella storia. Il risultato è il racconto di un’Italia decolonizzata, multiculturale, inclusiva dove ogni cittadino possa finalmente essere se stesso.

Cardine di questo racconto sono i monumenti di Roma che portano le tracce del passato coloniale. Prende vita così un’analisi emozionale dei luoghi voluti a celebrazione dell’Impero, attraverso un testo narrativo e delle fotografie. In ogni foto insieme al monumento viene ritratta una persona appartenente a quell’Africa che fu colonia dell’Italia. Scego e Bianchi costruiscono così un percorso di riappropriazione della storia da parte di chi è stato subalterno. Affermano gli autori: “Volevamo partire dal Corno d’Africa, dall’umiliazione di quel colonialismo crudele e straccione, perché di fatto era in quel passato che si annidava la xenofobia del presente. Da Roma negata emerge quel Corno d’Africa che oggi sta morendo nel Mediterraneo, disconosciuto da tutti e soprattutto da chi un tempo l’aveva sfruttato.”

La collaborazione con l’Associazione Ilaria Alpi nasce spontanea, dall’impegno di anni sui temi dell’immigrazione, della nostra storia recente, di quella Somalia che ancora non ha trovato pace e serenità, dove Ilaria Alpi nel 1994 perse la vita.

 
 
 
 

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Data creazione pagina: 20 Novembre 2014
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2014