il manifesto della rassegna
il manifesto della rassegna

Riccione Cinema d’Autore: prosegue al CinePalace la rassegna di cinema di qualità in collaborazione con l’Istituzione Riccione per la cultura

 

Il prossimo appuntamento:

 

Lunedì  17 novembre ore 21

Martedì 18 novembre ore 20,30

Anime nere (Italia/2014) di Francesco Munzi. (103')

Con  Marco Lombardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Barbara Bobulova.

Tre fratelli si riuniscono nel loro paese natale tra le montagne selvagge dell'Aspromonte, in Calabria. Uno di loro è sempre rimasto lì, due sono migrati al nord, riuscendo a trovare successo e denaro, chi in maniera legittima, chi no. Tutti però dovranno confrontarsi, in una dimensione sospesa tra l'arcaico e il moderno, con la storia della loro famiglia e con un passato quasi tribale che riemerge con violenza.

Anime nere è scritto in forma di tragedia, come il romanzo di Gioacchino Ciriaco da cui è tratto. Non è un film di denuncia, non intende documentare alcunché, non spiega e non vuole indignare. Munzi fa un passo indietro e lascia che a parlare siano i luoghi, i personaggi (ottime interpretazioni), la storia che procede lucidamente e inesorabilmente verso la catastrofe finale. Al bando la mitologia del genere e l’iconografia malavitosa, rimangono il racconto e la realtà. Bastano e avanzano.

 

La rassegna prosegue:

 

Lunedì  24 novembre ore 21

Martedì 25 novembre ore 20,30

Sils Maria (Francia, Germania, Svizzera/2014) di Olivier Assayas (124’).

Con Juliette Binoche, Kristen Stewart, Chloe Grace Moretz, Lars Eodrnger .

“Ho capito molto presto che, per quanto io potessi essere vivace, interessante ed emozionante con la macchina da presa, questo sarebbe stato nulla, in definitiva, a paragone di quanto accade sui volti degli attori. Essi sono l'incarnazione di un film. La cosa più bella e degna d'essere vissuta nel cinema, per quanto sfuggente e quasi invisibile, è il modo in cui si riesce a catturare sui volti una qualche verità, nella complessità delle emozioni umane.” (Olivier Assayas, Lezione di cinema in Cineteca, 2000).

Sils Maria è incantevole paesino dell'Engadina, dove  Maria Enders (un'intensa e sempre splendida Juliette Binoche) si ritira con la sua assistente dopo aver accettato di intepretare  una rivisitazione della pièce teatrale che l'aveva resa celebre vent'anni prima: quella di Helena, donna matura travolta da una passione lesbica per una ragazza che fa di lei la sua schiava d'amore fino a spingerla al suicidio. Invece della giovane e seducente Sigrid, questa volta le viene però assegnata la parte della donna ingannata e sconfitta. Lo studio del copione finisce per replicare il confronto generazionale e le dinamiche di odio e amore contenute nel testo teatrale .Eva contro Eva, Effetto notte, e perfino il recente Venere in pelliccia di Polanski: sono solo alcuni dei riferimenti che la critica ha colto a proposito dell'ultimo film di Olivier Assayas, regista cinéphile dell'era post-nouvelle vague, in concorso al Festival di Cannes 2014. "Un film di scrittura e di interpretazioni attoriali, in cui più della riflessione sul rapporto arte e vita e sul passare del tempo, conta la capacità degli attori di immedesimarsi con dei personaggi che paradossalmente potrebbero corrispondergli anche nella vita" (Paolo Mereghetti).

 

Lunedì 1 dicembre ore 21 e martedì 2 dicembre ore 20,30

Io sto con la sposa (Italia/2014) di Antonio Augugliaro. Con Gabriele Del Grande e Khaled Soliman Al Nassiry (98') .

 

Lunedì 1 dicembre la proiezione del film sarà preceduta dall’incontro con il regista Antonio Augugliaro. L’incontro fa parte della rassegna“ Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico ”. In collaborazione con “Incontri del Mediterraneo”/Associazione “Michele Pulici”.

 

Io sto con la sposa (Italia/2014) di Antonio Augugliaro

"Un film documentario ma anche un'azione politica, una storia reale ma anche fantastica". I tre autori (un regista, un giornalista e un poeta palestinese-siriano) descrivono così l'impresa (cinematografica e reale) compiuta tra il 14 e il 18 novembre 2013: aiutare cinque palestinesi e siriani in fuga dalla guerra ad attraversare clandestinamente l'Europa, da Milano a Stoccolma, inscenando un finto matrimonio. "Una favola di disobbedienza civile che solleva e risolve con estro il dibattito sul diritto alla mobilità, il diritto delle persone a spostarsi senza impedimenti, sfuggendo guerre o dittature crudeli" (Marzia Gandolfi). Il film ha ricevuto lo Human Rights Nights Award all'ultima Mostra di Venezia.

 

Il Cinema ritrovato al cinema. Classici restaurati in prima visione

Martedì  9 dicembre ore 21

Mercoledì 10  dicembre ore 20,30

Tempi moderni (Modern Times, USA/1936) di Charlie Chaplin (87')

Restaurato da Cineteca di Bologna presso illaboratorio L'Immagine ritrovata.

Modern Times è tutt’altro che un ‘film a tema’ e se Chaplin effettivamente si schiera a favore degli uomini contro la società e le sue macchine, la sua dichiarazione non si situa sul piano della contingenza politica o sociologica, ma unicamente su quello morale, e sempre attraverso lo stile. Il movimento creatore prende sempre avvio dall’espressione comica e il significato che sviluppa è innanzitutto la perfetta messa in scena di una situazione. […] Modern Times appare come la sola favola cinematografica che sappia cogliere lo sconforto dell’uomo del XX secolo di fronte alle meccaniche sociali e tecnologiche. Questo ritorno alle origini burlesche (confermato dalla presenza di vecchi compagni come Chester Conklin e Henry Bergman) dunque, non è affatto una regressione, poiché la tecnica della comicità si purifica, e al contatto con il grande tema che orchestra acquista un’ampiezza e un rigore classici. […] È vero che nel 1936, con il cinema parlato, si erano imposti dei nuovi stili comici, da una parte quello della commedia americana (Frank Capra), dall’altro, il delirio assurdo del fratelli Marx e di W.C. Fields. Il film di Chaplin, completamente muto, appariva allora desueto e anacronistico. Ma il tempo, cancellando le prospettive, lo restituisce al suo classicismo e rivela chiaramente che al di là degli stili, l’importante è lo stile. È più che lo stile, il genio. (André Bazin)

 

Lunedì 15  dicembre ore 21

Martedì 16  dicembre ore 20,30

Frances Ha (USA/2012) di  Noah Baumbach (86’). Con Greta Gerwig, Mickey Sumner,  Charlotte  D’ Ambois, Adam Driver

Frances ha 27 anni e vive con Sophie, la sua migliore amica, a New York. Il suo sogno è diventare una grande ballerina, ma il mondo della danza è veramente spietato, così la ragazza colleziona una delusione dietro l'altra; tuttavia non si perde d'animo, perché tutto sommato si sente soddisfatta della vita che conduce. Un giorno, però, improvvisamente, Sophie va ad abitare in un appartamento a Tribeca con Patch, lasciandola in mezzo alla strada...

"Un piccolo miracolo formato cinema è sbarcato nel 2013 al Sundance, Berlinale e Torino Film Festival. (...) Splendidamente cinico che sembra un antico Woody Allen o un moderno Spike Jonze, 'Frances Ha' è uno di quei piccoli ma magnifici film dell'America indipendente da non perdere. Per nessun motivo." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 11 settembre 2014)

 

Ingresso unico 5 euro

Abbonamento ai cinque  film 17,50 euro

 

Ogni lunedì sera la proiezione sarà preceduta da buffet aperitivo offerto da Bio’s Kitchen/ Terre e Sole      

 

Informazioni: Riccione Cinema D’autore/ Comune di Riccione/ Istituzione Riccione per la Cultura (tel 0541 608369) CinePalace Multicinema, via Virgilio 19 Riccione, tel 0541 605176.

 

  

 
 
 
 

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Data creazione pagina: 14 Novembre 2014
Ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2014