LA GIUNTA INTENDE RIVEDERE IL CONTRATTO CON HERA-LUCE

 

Riccione, 16 Ottobre 2014 -  Al fine di garantire il massimo della sicurezza notturna della città in un condiviso orizzonte di contenimento della spesa per l’ illuminazione pubblica, così come previsto dalle indicazioni di Spending Review,  la Giunta ha approvato un atto di indirizzo che pone come punto prioritario l'ottimizzazione dei rapporti contrattuali con Hera-luce - in scadenza nel 2024 -  dando incarico agli uffici comunali preposti di realizzare un rigoroso controllo e verifica puntuale degli adempimenti contrattuali previsti e degli interventi di manutenzione sia realizzati che programmati, nonché la ricerca di eventuali spazi di differenziazione dell'appalto di servizio con l’intenzione di innescare un sano regime di concorrenza.

 

La delibera intende di fatto verificare se ci sono opportunità e soluzioni più convincenti che possano mitigare l’ordinario e generalizzato spegnimento programmato dell'illuminazione pubblica in una serie di vie, parchi e piste ciclabili dopo le 21, approvato dalla precedente amministrazione, che a fine del risparmio energetico non ha fin qui conseguito adeguati e soddisfacenti risultati, sia in termini economici che ambientali. Attualmente, infatti, con lo spegnimento notturno in alcune aree dei parchi cittadini e lungo alcune passeggiate e piste ciclabili si ottiene un risparmio complessivo di soli 40.000 euro l’anno su una bolletta di oltre 1.070.000 euro l’anno a cui si aggiunge la spesa a contratto insindacabile per la manutenzione ordinaria che è fissata, in via unica e forfettaria,  in 800.000 euro circa,  corrispondente ai 14.000  punti luce della città per un costo di 46  euro ciascuno. 

 

“Il nostro obiettivo”, dichiara l’Assessore all’Urbanistica, Roberto Cesarini, “è mantenere alta la resa dell’illuminazione pubblica per garantire qualità della vita e sicurezza. In una parola: efficienza. Per questo riteniamo che applicare oggi strategie di risparmio energetico, senza poter operare significativi risparmi sull’ottimizzazione e le condizioni contrattuali del servizio, sia un “non-senso”. Vogliamo perciò arrivare alla eventuale necessità di spegnere o limitare la luce dove non necessario, dopo aver vagliato ulteriori e più sensibili possibilità di risparmio. Sarebbe così molto più semplice ottenere nell’immediato futuro risparmi significativi della spesa corrente, così come si potrebbero mettere in campo politiche meno drastiche e più efficaci per la gestione dei singoli punti luce e per l’implementazione massiccia delle nuove tecnologie a Led in città”.

 
 
 
 

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Data creazione pagina: 16 Ottobre 2014
Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre 2014