Ritratto di donna araba che guarda il mare, dal Premio Riccione allo Spazio Tondelli

 

Davide Carnevali, drammaturgo italiano tra i più apprezzati all’estero, nel 2013 vinceva il 52° Premio Riccione per il Teatro con l’inedito Ritratto di donna araba che guarda il mare. Da allora il testo di Carnevali è stato protagonista di diverse mise en espace in Francia (Rouen, Montpellier, Avignone, Marsiglia) ed è diventato uno spettacolo prodotto da LAB121, con la regia di Claudio Autelli e quattro interpreti di talento: Alice ContiMichele Di GiacomoGiacomo Ferraù e Giulia Viana.Dopo una residenza artistica e la prima nazionale al Teatro San Teodoro di Cantù, e alcune repliche in teatri prestigiosi come il Franco Parenti di Milano, venerdì 24 novembre Ritratto di donna araba che guarda il mare torna nella città da cui è cominciata la sua avventura e approda alloSpazio Tondelli di Riccione (ore 21, € 15, prevendita Liveticket.it).

 

Una sera, in una città senza nome del Nord Africa, un turista europeo incontra una giovane donna davanti al mare. Da queste rapido innesco si sviluppa la storia, composta da dieci frammenti, dieci istantanee che nella loro sospensione ricordano i quadri di Edward Hopper. Gli incontri dei due protagonisti tra le strade della vecchia città si susseguono, ma il tempo resta sospeso mentre le parole, ambigue, tentano di farsi ponte tra culture lontane. Si procede per associazioni e, come in un puzzle, pezzo dopo pezzo si intravede il disegno finale.

 

Ritratto di donna araba che guarda il mare è un testo fortemente allegorico sulla condizione della donna e sul potere dell’uomo, una riflessione non scontata su migrazione e scontri tra culture, e allo stesso tempo un’esplorazione della possibilità del tragico nella contemporaneità. L’uomo europeo e la donna araba portano con sé i valori di culture differenti, di popoli per sensibilità lontani, ma accomunati dal fatto di affacciarsi sul Mediterraneo. La città stessa è un luogo vivo e pieno di tensioni.

 

Elogiato dalla giuria del 52° Premio Riccione per “il raffinato e personalissimo sguardo dell’autore” e per la sua“visionarietà vivida”, Ritratto di donna araba che guarda il mare ha stupito i critici per le atmosfere alla Camus, la bravura degli attori, la ricercatezza della regia, capace di sfruttare anche riprese video e modellini in scala. “Intelligente e ben scritto” (Magda Poli, Corriere della Sera).“Colpiscono il dosaggio sapiente di pause, ripetizioni, prospettive incrociate, la non indulgenza al sentimentalismo, la dimensione mediterranea ma come raggelata da temperature nordiche”(Sara Chiappori, la Repubblica).“Una parabola tesa, inquietante, uno spietato teorema esistenziale” (Renato Palazzo, DelTeatro.it).

 

Per informazioni:
www.labellastagione.it
stagione@riccioneteatro.it

 
 
 
 
 

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Data creazione pagina: 22 Novembre 2017
Ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2017